Carlo Levati è nato a Vimercate il 29 dicembre 1921, ultimo di sei fratelli di una famiglia operaia. Dopo aver frequentato le scuole per l’avviamento al lavoro, trova impiego a Milano come apprendista termoidraulico; la domenica suona la tromba nel corpo civico della banda di Vimercate insieme al fratello maggiore Felice. Svolge il servizio militare di leva presso la caserma del secondo Genio di Pavia, poi nel servizio di compagnia distaccata di Belgioioso, infine a Dronero come guardia di frontiera, con annesso servizio di tromba. Partigiano della 103° Brigata Garibaldi, condannato a morte in contumacia in seguito al secondo attacco al campo di aviazione di Arcore. All’indomani della Liberazione prese sempre più coscienza politica e divenne militante del Pci, segretario della sezione “Iginio Rota”, consigliere e socio fondatore della Cooperativa edificatrice “Martiri Vimercatesi”, fondatore e segretario della locale sezione dell’ANPI, consigliere e membro del direttivo provinciale dell’associazione partigiana. È stato presidente del “Comitato unitario antifascista per l’ordine repubblicano della città”. Nel campo dei problemi del lavoro è stato rappresentante nel sindacato Cgil Trasporti presso l’aeroporto di Linate e successivamente nella Lega pensionati Spi Cgil. Fondatore dell’Auser-Filo d’Argento di Vimercate, associazione nata per la solidarietà e il soccorso a pensionati bisognosi di assistenza. Una vita, quella di Carlo Levati, vissuta nel costante ricordo dei suoi compagni di lotta: unico sopravvissuto del gruppo, ne ha raccolto il testimone diffondendo la memoria dei valorosi partigiani vimercatesi, animato dallo spirito di divulgare il pensiero e le gesta dei suoi giovani compagni. Spirito che lo ha portato a raccontare ai giovani, nelle scuole del vimercatese e della Brianza, una straordinaria esperienza di vita. Muore l’8 aprile 2012.